sabato 21 febbraio 2009

Quattro buoni metodi per imparare a insegnare Scienza

Quante volte vi siete chiesti come mai capire le materie scientifiche sia così difficile? E’ sempre colpa della vostra scarsa propensione verso quelle materie, oppure è anche colpa dei professori e degli scienziati che salgono in cattedra?
Bene, rincuoratevi e non crediate che il vostro quoziente intellettivo sia inferiore rispetto alla media, ma prendetevela pure con professori e scienziati che non hanno mai fatto alcuno sforzo per rendere certi argomenti alla portata di tutti.
Il primo vero problema nasce dal fatto che agli studenti non venga mai chiesto di porsi in maniera critica di fronte ai fatti che accadono in natura, ma essi devono semplicemente memorizzare dei dati e delle formule senza chiedersi il perché le cose accadano.
Una serie di esperti appartenenti alla U.S. National Academies hanno stabilito nel “Insegnare scienza nelle scuole: Imparare e insegnare scienze in gradi K-8”, che per insegnare la scienza occorre raggiungere quattro obiettivi: sapere, usare e interpretare le spiegazioni scientifiche del mondo naturale, capire la natura e il suo sviluppo, preparare gli studenti a valutare e a creare prove e spiegazioni scientifiche, e infine, partecipare in modo produttivo ai discorsi scientifici.
John A. Moore, in qualità di scienziato e di insegnante, ha sottolineato il fatto che la scienza ha un modo speciale per farci capire come và il mondo e se adulti e studenti non riescono a capirlo la colpa risiede nel metodo di insegnamento durante i corsi di scienza. Una “colpa” che ricade anche sul mondo del lavoro. Le industrie si lamentano continuamente del fatto che sia studenti del college che laureati non sono capaci di lavorare in maniera soddisfacente in quanto incapaci di avere come caratteristiche la capacità di risoluzione dei problemi in maniera logica. La causa di questa mancanza và ricercata nel metodo di approccio ai problemi; problemi di semplice risoluzione vengono spesso ingigantiti con la ricerca di complicate risposte. Secondo Moore è shockante sapere che per molte persone di cultura elevata non c’è differenza tra la spiegazione scientifica o non scientifica di determinati fenomeni, come per esempio per l’evoluzione.
Il più grosso errore fatto dagli insegnanti di scienza è quello di pensare che la scienza non sia una materia che può essere verificata indipendentemente ed in maniera logica, ma di pensare che sia una forma di verità comunicata dagli scienziati.
Come intervenire allora per migliorare questa situazione? Moore suggerisce innanzitutto di modificare il metodo di valutazione e di far intervenire attivamente gli studenti in discussioni scientifiche. Inoltre, lo sviluppo di un progetto nazionale, per quanto riguarda gli Stati Uniti, per migliorare la qualità della valutazione e dell’insegnamento delle quattro discipline scientifiche definite dalla National Academies. Il mondo ha urgentemente bisogno di una ridefinizione del modo di insegnare scienza.
Questa soluzione, anche se studiata per gli Stati Uniti, dovrebbe essere utilizzata anche negli altri paesi e finalmente la scienza non verrebbe più vista come dogma, ma come una serie di eventi naturali che possono essere spiegati attraverso indagini e logica.

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