venerdì 2 ottobre 2009

StartCup, la ricerca si trasforma in impresa

Il 7 luglio si è chiusa a Cagliari nei locali dell'ex Clinica Aresu la prima fase del concorso Sardegna StartCup. Promosso dall'Università di Cagliari e di Sassari e dalla Regione della Sardegna, la competizione si svolge parallelamente sia a livello regionale che in contemporanea con altre 16 città italiane che parteciperanno alla fase finale.
Quattordici le idee esaminate dal Comitato Scientifico, quattro delle quali hanno superato la prima parte del concorso e parteciperanno alla selezione regionale che si terrà il primo ottobre con la presentazione dei relativi business plan. Il vincitore potrà poi aspirare a partecipare al concorso a livello nazionale che si terrà a Perugia nel mese di dicembre. Le quattro idee finaliste hanno ricevuto un compenso economico e l'affiancamento di un consulente dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti di Cagliari. Fino alla fase finale potranno avere un supporto economico e la possibilità di ricevere assitenza per poter sviluppare al meglio la propria idea di impresa. Le idee finaliste nascono in ambienti diversi, ma sono tutte volte a proporre la realizzazione di un progetto innovativo e di utilità per la comunità. Come il progetto presentato da Marco Cogoni del CRS4 (e ideato insieme a Enrico Fois e Giuliano Malloci) che propone la creazione di un "Modulo solare termico per pannelli fotovoltaici", un sistema ibrido capace di produrre energia e acqua calda ad un costo nettamente inferiore rispetto ai sistemi attuali. Altri due progetti riguardano l'IT, come ad esempio il "Social network sostenibile", che promuove la creazione di una rete tra persone per creare un sistema di mobilità capace di ridurre i costi di trasporto delle persone. Sempre nell'ambito dell'IT, il "Sistema di monitoraggio, identificazione e riconoscimento di soggetti all'interno di ambienti controllati", si tratta di un sistema attraverso il quale è possibile controllare lo stato termico in diversi ambiti e per il quale si ipotizza l'utilizzo negli aereoporti o negli ospedali. "Il fiore dello zafferano" invece, è un progetto attento al rispetto dell'ambiente, che utilizza il fiore dello zafferano come colorante naturale attraverso una lavorazione del fiore in maniera eco-sostenibile.

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